#worldbookday

Sono stata Edmond Dantès che aveva come unico faro la vendetta, sono stata la rabbia e la speranza di Difred, sono stata Cosimo in cima ai suoi alberi, sono stata Olanna e attraverso i suoi occhi ho visto una Nigeria diversa dal solito, sono stata fra la polvere ai confini del mondo con John Grady Cole, sono stata Billy Pharam che sfida il lupo che sta decimando il suo bestiame, sono stata Lenù e Lila e le ho sentite lì dove fa più male, sono stata la Psicosi delle 4 e 48.

Sono stata Daniel alla ricerca del mio libro nel Cimitero dei Libri Dimenticati, sono stata Oskar che in una chiave ha visto il modo per sentirsi di nuovo vicino a suo padre, sono stata Lucas che poi è l’anagramma di Claus, sono stata Plasson che dipinge soltanto l’acqua di mare, sono stata Georg che segna l’ascesa dei Karnowski e che non sa che sta tutto per precipitare, sono stata la Principessa Brandy Alexander e ho trascinato Shannon con me.

Sono stata Harry, Ron, Hermione e Hogwarts è ancora casa mia, sono stata Milena che apriva le lettere di Kafka, sono stata ogni singola coltellata che mi ha inferto Sylvia Plath con il suo diario, sono stata privata della mia ombra alla Fine del Mondo, sono stata insieme a Lenore e a Vlad l’Impalatore alla ricerca della nonna scomparsa, sono stata a Kingsbridge per costruire la cattedrale, sono stata Tyler Durden e ho combattuto nel Fight Club (ma non ditelo in giro).

Sono stata il «I would prefer not do» di Bartleby, sono stata d’Artagnan alla corte di Francia, sono stata lo Svedese e ho visto sua figlia perdersi, sono stata nel blu con Khaled, sono stata nella Tokyo di Naoko e Toru, sono stata dilaniata fra istinto e ragione con Raskol’nikov, sono stata Vin che scopre di essere una mistborn, sono stata Scout che prende coscienza del mondo che la circonda, sono stata in preda al morbo della cecità e tutto è diventato bianco.

Sono stata Marko, Alana e Hazel e la loro fuga da un pianeta all’altro, sono stata con Drogo in attesa dell’invasione, sono stata Milton che si strugge per Fulvia, sono stata Frank McCourt e la sua poverissima infanzia irlandese, sono stata Swann in quel di Combray, sono stata Anguilla che torna nella Langhe, sono stata ogni lacrima di Leo per Thomas, sono stata Marguerite e le sue camelie, sono stata una donna sotto processo perché non voleva essere madre.

Sono stata nella Edimburgo psichedelica e sporca di Mark e Sick Boy, sono stata un membro della famiglia Cazalet, sono stata Patrick che racconta Zia Mame, sono stata il rapporto fra Dick e Nicole che si sgretola, sono stata Rossella che giura davanti a Dio che non soffrirà più la fame, sono stata al drive-in Orbit, sono stata Jean Valjean che cerca di proteggere Cosette, sono stata Coleman Sick e ho pronunciato parole che mai avrei dovuto.

Sono stata tante storie, tante persone, tanti mondi e tanto altro sarò ancora perché i libri sono il mio rifugio e sempre lo saranno.

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